Paesaggio in corso

Galleria d'Arte "Mario Di Iorio" - Biblioteca Statale Isontina di Gorizia

da mercoledì 17 a mercoledì 31 2018 - Mostra

personale di Franco Ciot, presentazione di Cristina Feresin. Inaugurazione: mercoledì 17 ottobre  ore 18.00

“Una compostezza insita – scrive Feresin - accompagnata da una buona dose di discrezione e quel senso della misura oramai scomparso: questi sono gli aspetti che maggiormente colpiscono quando si conosce Franco Ciot, qualità che si ritrovano anche nel suo lavoro. Un lavoro che parte da lontano. La grafica e la scultura degli anni Ottanta e Novanta, quest’ultima realizzata prevalentemente con reti metalliche, sono il punto di partenza per le opere attuali dedicate al paesaggio, o meglio alla sua percezione, a cui si è aggiunta anche una riflessione, con relativi interrogativi tutt’ora aperti, sull’idea di giardino: che cos’è, che senso ha, come realizzarlo. Pensieri che nascono e si sviluppano nel quotidiano, da piccole intuizioni, visioni inattese, particolari impercettibili di una natura che ogni giorno incontra e che, nel tempo, si è stratificata a tal punto da diventare materia viva per le sue opere”.

Franco Ciot è nato nel 1959 a San Canzian d’Isonzo dove vive e lavora. Inizia l’attività espositiva alla metà degli anni Ottanta, con presenze regionali e nazionali dedicate alla grafica d’arte, formandosi seguendo corsi di tecniche calcografiche sul territorio con Franco Milani, e in seguito presso la scuola Internazionale di grafica di Venezia, nei corsi di xilografia e tecniche sperimentali con Franco Vecchiet. Nello stesso periodo si trasferisce a Udine, dove continua l’attività artistica. Dalla fine degli anni Novanta si avvicina a forme espressive che lo vedono realizzare sculture con prevalente uso di reti metalliche a formare di solito abiti e figure-contenitori, inizia in questo periodo a installare e ambientare le stesse in rassegne regionali e nazionali tra le altre “Hicetnunc” curata dal critico Angelo Bertani, “Passaggio a Tarcento” a palazzo Frangipane di Tarcento a cura di Paolo Centioni, “Portici inattuali” a Sitran d’Alpago, “Contemporanea” al teatro S. Giorgio Udine, “Andante a salire” aVillacaccia di Lestizza, fino al 2006 con la rassegna di scultura “Acciaio domani” a Udine. Negli ultimi anni il centro d’interesse si focalizza nella percezione del paesaggio, tradotto con strutture tridimensionali e disegni-collage, che formalmente riprendono tracciati semplici che si sviluppano nelle architetture naturali che ci circondano. Nascono da disegni e appunti fotografici che rivelano ciò che la memoria conserva dopo aver distolto lo sguardo e danno corpo alla natura illusoria e parziale della visione stessa. Le prime sculture di questa serie sono state esposte nel 2010 in Australia, di seguito in mostre collettive regionali e nazionali.

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